Giovanni Battista Pergolesi ha ventisei anni e la tisi non gli concede più molto tempo da vivere. Lavora con le poche forze che gli restano al suo capolavoro, lo Stabat Mater, in una cella del convento dei Cappuccini a Pozzuoli. Nelle ultime ore di vita, il suo pensiero torna a Jesi, la cittadina delle Marche da cui è partito dodici anni prima per andare a studiare a Napoli, e a quel giorno di inizio marzo in cui fece una lunga escursione insieme allo spirito della sorellina Rosa, morta a due anni, per andare a salutare il suo padre spirituale all'abbazia di Chiaravalle e per fissare per sempre nel suo cuore i luoghi della sua infanzia. Un viaggio attraverso la campagna marchigiana alla scoperta di sé, dal quale trarrà ispirazione per le sue opere immortali e che segnerà il passaggio dalle angosce di una fanciullezza difficile alla consapevolezza di essere chiamato ad un grande, tragico destino.