Elementi di diritto dell'Unione Europea. Parte istituzionale. Ordinamento e struttura dell'Unione Europea

Riferimento: 9788828839675

Editore: Giuffrè
Autore: Draetta Ugo, Bestagno Francesco, Santini Andrea
In commercio dal: 26 Luglio 2022
Pagine: 424 p., Libro in brossura
EAN: 9788828839675
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Descrizione

La Settima edizione del manuale tiene conto degli avvenimenti e cambiamenti ai quali l'ordinamento dell'UE ha risposto con prontezza e con le procedure e i mezzi di cui è dotato. Ci limitiamo qui ad accennare a come l'economia europea, nei mesi in cui mostrava chiari e netti segni di ripresa rispetto alla precedente crisi finanziaria e bancaria sia stata investita dalla pandemia globale del virus Covid-19, con ripercussioni sulla vita e sull'operare delle persone, delle imprese, delle istituzioni nazionali ed europee. All'emergenza pandemica l'UE ha risposto sia sul piano sanitario, con interventi per garantire l'approvvigionamento dei macchinari e dei presidi sanitari e poi dei vaccini, sia sul piano economico, con l'attivazione del rivoluzionario programma di interventi denominato Next Generation EU. In questi anni si è poi compiuto il recesso del Regno Unito dall'UE, con la stipulazione dell'Accordo di recesso e del Trade and Cooperation Agreement e con i conseguenti aggiustamenti istituzionali. Su tutti gli scenari e i programmi in corso di realizzazione da parte dell'UE - con le priorità della tutela dell'ambiente e dello sviluppo digitale - si è infine abbattuto l'evento dirompente dell'aggressione armata della Russia all'Ucraina, che ha portato in primo piano i problemi dell'afflusso dei profughi, dell'approvvigionamento energetico, della difesa.A queste e a tante altre novità si sono accompagnate e in parte hanno risposto, sul piano istituzionale, azioni da parte dell'UE che sono volte ad aumentare l'efficienza dell'opera delle istituzioni e l'effettività del diritto dell'UE.La Corte di giustizia, dal canto suo, negli scorsi anni non si è sottratta alle sfide che i cambiamenti hanno posto, ad esempio accettando di sindacare le condotte di Stati membri in violazione dello Stato di diritto; estendendo le possibilità di tutela giurisdizionale per i singoli di fronte alle sanzioni individuali adottate dal Consiglio; rispondendo alle prese di posizione di tribunali costituzionali nazionali che hanno posto in discussione il principio del primato.